Due drammatiche morti sul lavoro in poche ore, due nuovi nomi in quello che non a caso viene chiamato un bollettino di guerra, due nuove croci in provincia di Brescia. Martedì è stata una giornata nera con due vittime: Tiziano Pasquali, un operaio di 60 anni, e Sami Macukulli, un lavoratore poco più che ventenne.

Il primo infortunio è avvenuto alle 10 di mattina sull’autostrada A4 all’altezza di Lonato del Garda. La vittima stava lavorando in un cantiere stradale quanto è stata travolta dalla macchina asfaltatrice sulla quale stava operando.

Immediata la chiamata ai soccorsi che sono giunti sul luogo con ambulanza, automedica ed elisoccorso. Purtroppo è stato tutto inutile.

La seconda vittima è un operario di orgini albanesi di 22 anni che non è sopravvissuto a una caduta dall’altezza di oltre 40 metri mentre era al lavoro su un traliccio della media tensione alto una cinquantina di metri. Il fatto è avvenuto a Castegnato in via Padana Superiore, in un’area industriale. Erano circa le 16.30 e anche in questo caso i colleghi hanno subito chiamato il 112, ma il personale sanitario non ha potuto far altro che dichiarare il decesso del giovane.

È compito dell’Ats e dei Carabinieri di Chiari capire come mai i sistemi di sicurezza non abbiano funzionato. Fra le probabili cause vi sarebbe infatti la rottura della catena di aggancio al traliccio che avrebbe potuto – o meglio dovuto – salvargli la vita.

Continua quindi un’infausta tendenza per gli infortuni sul lavoro a Brescia, con una provincia che stando agli ultimi dati disponibili è piombata in zona rossa con un’incidenza fra le più alte d’Italia.