Dal 7 al 9 marzo saranno numerosi gli appuntamenti dedicati alla X Giornata Europea dei Giusti (6 marzo) per onorare Paolo De Benedetti, Oreste Ghidelli, Madre Angela Dusi, Andra e Tatiana Bucci, Settimia Spizzichino e Vito Fiorino.
Le celebrazioni in calendario si terranno nei Giardini di Brescia, Lograto e Barbariga e sono organizzate con il patrocinio dei comuni coinvolti, l’adesione della Prefettura di Brescia e avvalendosi della stretta collaborazione di Gariwo.
La nuova edizione del Festival promosso dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, presieduta dalla filosofa Francesca Nodari, è dedicata a onoare l’esempio dei Giusti e a diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza e della solidarietà, grazie all’omaggio a personalità che hanno avuto una condotta esemplare nella loro vita.
La prima edizione del Giardino dei Giusti risale a Brescia nel 2013, alla quale è seguita l’edizione 2015 a Orzinuovi e, quattro anni più tardi – nel 2019 – a Barbariga.
Dopo due anni di pausa dovuta alla pandemia, la Fondazione riparte con le cerimonie, che vedranno anche la partecipazione delle scuole: per ogni Giusto sarà piantato un albero e un cippo celebrativo dedicato alla presenza dei Giusti in persona o di chi può oggi ricordarli.
La prima cerimonia solenne avrà luogo a Brescia il 7 marzo alle 10.30 al Parco Tarello, dove saranno proclamati come Giusti i bresciani Oreste Ghidelli e Madre Angela Dusi, con Paolo De Benedetti.
Si prosegue l’8 marzo a Lograto con l’istituzione di un nuovo Giardino, e l’intitolazione del cippo alle sorelle Andra e Tatiana Bucci, le più giovani sopravvissute italiane ad Auschwitz, che hanno confermato la loro presenza – e chiude il 9 a Barbariga per onorare Settimia Spizzichino, altra instancabile testimone della Shoah e Vito Fiorino, soccorritore di 47 naufraghi nel 2013 a Lampedusa, presente alla commemorazione.
“Questa giornata – afferma Francesca Nodari – ci ricorda come il concetto di giusto sia strettamente connesso all’esercizio fecondo della memoria e dell’educazione alla memoria. Una giornata, dunque, che invita ciascuno di noi a farsi carico di questo imperativo di onorare le figure morali che seppero opporsi ad ogni forma di totalitarismo, di persecuzione e di genocidio mettendo capo ad una resistenza non violenta”.