Perchè? La domanda è più che lecita. Il momento storico è lo stesso ma a Livigno il prezzo di benzina e gasolio e inferiore di oltre 1 euro. E il divario è destinato ad aumentare con il passare delle ore.
Sui social, in queste ore, impazzano foto e commenti. E, ancora una volta, nel mirino finisce il Governo con tutte le accise, le tasse, che si sommano per ogni litro di carburante.
Oneri che hanno fatto volare il prezzo dei carburanti oltre il limite accettabile e sopportabile per cittadini e aziende.
A rischio paralisi anche il comparto dell’autotrasporto.
Di “provvedimenti a livello comunitario ed a livello nazionale per far fronte al caro energia” ha parlato anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti in un’intervista al Messaggero.
“Dovremmo immaginare altri interventi come la riduzione della tassazione sulle diverse fonti energetiche -ha precisato il Ministro-.
Di un ” tetto unico europeo sui prezzi dell’energia ed emissione comune permanente di titoli di debito” ha parlato Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia con un messaggio su Twitter. “No al rigore -ha scritto- sì alla solidarietà”.
A partire da lunedì 14 marzo i benzinai italiani organizzeranno una protesta contro il caro-carburante.
Gli impianti carburanti con self-service rimarranno al buio nelle ore notturne.
Lo ha annunciato Faib-Confesercenti.
“Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi, e ora siamo costretti a farlo. Benzina e gasolio aumentano, ma il ricavo dei benzinai rimane fisso -ha affermato il presidente Enzo Nettis-. Sono circa tre centesimi e mezzo al litro: qualunque sia il costo dei carburanti, non guadagnano in centesimo in più.
Agenzia Nova