Dalla strage di Capaci al naufragio della Costa Concordia, dai funerali di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI al terremoto dell’Aquila. In oltre 30 anni carriera il fotografo Massimo Sestini ha raccontato la recente storia italiana attraverso i suoi scatti, alcuni dei quali divenuti iconici. Basti pensare a “Mare Nostrum”, foto premiata nel 2015 con il World Press Photo in cui è stato immortalato un barcone carico di migranti da un elicottero della Marina.

Anche Mare Nostrum figura fra i 52 scatti in mostra nella monografica allestita al Museo di Santa Giulia per celebrare il lavoro di Sestini, che recentemente ha ritratto anche Brescia volando su un elicottero della Guardia di Finanza.

La mostra, curata da Angelo Bucarelli, è l’atto conclusivo dell’edizione 2024 del Brescia Photo Festival, kermesse giunta alla VII edizione. Il titolo “Zenit della fotografia” si riferisce alla capacità dell’artista, prima dell’avvento dei droni, di riconoscere il potere intrinseco della fotografia aerea e acrobatica di cui è diventato uno dei maestri indiscussi.

La mostra ha poi un suo ulteriore sviluppo a Borgonato di Corte Franca, dove sarà allestita dal 22 ottobre una sezione della monografica negli spazi della cantina storica di Freccianera Fratelli Berlucchi.

Zenit apre i battenti martedì 24 settembre e sarà visitabile fino a domenica 2 marzo 2025. L’ingresso sarà compreso nel biglietto Unesco, oppure acquistabile singolarmente (15 euro per l’intero, 12 per il ridotto) con le consuete agevolazioni e promozioni come ad esempio la gratuità per i residenti in città.

Sestini fotografa Brescia