“Un anno da record”. Così l’amministratore delegato Renato Mazzoncini ha descritto il 2024 di A2A a margine dell’assemblea degli azionisti tenutasi questa mattina al Museo Diocesano di Brescia. È stato un anno “estremamente positivo – ha aggiunto – ha visto la base clienti che continua a crescere, oltre tre milioni e mezzo di clienti, in un contesto molto competitivo, con anche Poste italiane che, negli ultimi due anni, è entrata nella vendita dell’energia”.

L’ad ha evidenziato la crescita della Rab, “la parte di infrastrutture regolate che crea il margine operativo lordo” ha affermato Mazzoncini. L’anno passato e’ stato caratterizzato anche da un “upside importante, con una quantita’ di acqua e neve eccezionale che ha generato un’elevata produzione di energia idroelettrica”. Anche i risultati economici “sono stati straordinari, con margine operativo lordo di 2,3 miliardi”. Significa un aumento del 18% rispetto al 2023, mentre l’utile netto ha raggiunto gli 864 milioni con un +31% su base annua.

I vertici della multiutility hanno voluto porre l’attenzione sui 2.941 milioni di euro di investimenti. Fra questi vi è l’importante voce (da 1.429 milioni) per l’acquisizione delle reti elettriche in provincia di Milano e in Valtrompia.

Impegno sulle rinnovabili

Nel piano industriale, per le rinnovabili “abbiamo 4,7 miliardi di euro di investimenti, di cui un miliardo su idroelettrico e 3,7 su nuovi impianti fotovoltaici ed eolici – ha poi spiegato Mazzoncini – L’obiettivo è continuare a crescere sulle rinnovabili”. L’impegno per la transizione energetica si è tradotto in un aumento del 27% della produzione da fonti rinnovabili, con oltre 6,9 TWh generati – per la prima volta pari a circa il 50% del totale – e una riduzione del 18% delle emissioni dirette di CO₂, scese a 4,6 milioni di tonnellate.

Da questo punto di vista Mazzoncini ha sottolineato l’importanza del termoutilizzatore di Brescia che, ha spiegato, non ridurrà la quantità dei rifiuti bruciati al suo interno. Mazzoncini ha definito quei rifiuti come il combustibile necessario per il funzionamento del teleriscaldamento senza il quale bisognerebbe riattivare decine di migliaia di caldaie private.

Per ora niente nucleare

“Non abbiamo previsto investimenti sul nucleare perché ancora non riusciamo a vedere una tecnologia nucleare che possa essere in grado di stare sul mercato” ha detto Mazzoncini sul nucleare.

Sui reattori “c’è attualmente una ricerca in corso, ma visto che le rinnovabili sono, invece, assolutamente consolidate” ha spiegato Mazzoncini “oggi lavoriamo su quello”. Il problema è “come riuscire a farlo a costi compatibili e diciamo, superando la sindrome di Nimby”. L’ad ha evidenziato che le rinnovabili consolidate nel piano industriale al 2035 sono l’eolico e idroelettrico. A chi gli faceva notare la volontà del governo di investire sul nucleare, “in termini di ricerca credo sia opportuno” ha risposto Mazzoncini “ma il problema è come riuscire” a metterlo a terra.

Dividendo in crescita

Mazzoncini ha ricordato che si è passati dall’incremento del 3% previsto nel 2021 a un incremento del 4,4% anno su anno, “significa una crescita non inferiore al quattro per cento ogni anno”. Anche il presidente Roberto Tasca ha evidenziato questa crescita: “Siamo passati da 300 milioni a 313 milioni, un incremento che è superiore al tasso di inflazione previsto nella policy del decennio. Abbiamo un mandato di sviluppo equilibrato”. Si tratta di una “politica di investimento ambiziosa ma anche responsabile” e “riteniamo che la politica del dividendo sia equilibrata”.

Oggi è stato approvato un dividendo pari a 0.10 euro per azione. Significa che il Comune di Brescia si vedrà recapitare un assegno di circa 78 milioni di euro.

Azionariato diffuso

Come già annunciato tempo fa, A2A lancerà anche il suo progetto di azionariato diffuso chiamato “Life sharing”. L’assemblea di oggi ha dato il via libera all’inizativa per “coinvolgere i dipendenti nel percorso di crescita della società, rafforzare il loro senso di appartenenza all’azienda e condividere i risultati di un lavoro costruito insieme”.

Il programma di azionariato diffuso ai dipendenti – per un controvalore individuale di 1.500 euro nel triennio – è stato licenziato dall’assemblea della utility riunita oggi a Brescia e riguarderà 313.290.527 azioni, pari alla decima parte delle azioni che formano il capitale sociale di A2A.