È morto nella notte il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Aveva 65 anni. A darne notizia in un tweet il suo portavoce Roberto Cuillo.
“Si è spento alle ore 1.15 dell’11 Gennaio presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato. Nelle prossime ore verrà comunicata data e luogo delle esequie”, si legge. Ieri era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia a causa di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.
I funerali del presidente del Parlamento europeo si terranno venerdì 14 gennaio alle 12 nella chiesa Santa Maria degli Angeli, in Piazza della Repubblica a Roma. La Camera ardente sarà aperta giovedì 13 gennaio in Campidoglio in sala Protomoteca, dalle 10 alle 18.
“Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità. Queste doti gli sono state sempre riconosciute da tutti i colleghi, di ogni collocazione politica e di ogni Paese europeo, a testimonianza della sua straordinaria passione civile, della sua capacità di ascolto, del suo impegno costante al servizio dei cittadini”. Queste le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’esprimere il suo più sentito cordoglio.
“La sua prematura e improvvisa scomparsa lascia sgomenti. Alla moglie, Alessandra Vittorini, ai figli, Livia e Giulio, e a tutti i suoi cari, le condoglianze del Governo e mie personali”, conclude Draghi.
“La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente. La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un’Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il suo impegno limpido, costante, appassionato, ha contribuito a rendere l’assemblea di Strasburgo protagonista del dibattito politico in una fase delicatissima, dando voce alle attese dei cittadini europei. Sassoli, con gli altri leader europei – sottolinea il capo dello Stato – ha saputo accompagnare una svolta decisiva per il futuro dell’Europa: dai diritti civili e sociali, al dialogo con gli altri Paesi, a partire dal Mediterraneo. Anche con l’impegno per la Conferenza sul futuro dell’Unione”.