È stato “Oppenheimer”, la pellicola di Christopher Nolan, il vero mattatore dell’81esima edizione dei Golden Globe Awards. Con cinque statuette su otto candidature, ottiene anche il primato dei premi vinti, inclusa la regia e l’attore protagonista in un film drammatico con Cillian Murphy. Tra gli altri premi anche miglior film drammatico e miglior regia.
Il globo d’oro per la miglior commedia è andato a “Poor things” di Yorgos Lanthimos. Delusione invece per l’Italia che, con “Io capitano” di Matteo Garrone, concorreva nella categoria dei film non in lingua inglese. Il film italiano si è dovuto arrendere ad “Anatomia di una caduta” di Justin Triet, che si porta a casa anche una statuetta per la migliore sceneggiatura originale.
Sul fronte televisivo vittorie per “Succession”, migliore serie drammatica, e “The Bear”, miglior serie comica. Come miglior miniserie, invece, il successo è andato a “Lo scontro”, una dramedy sulle conseguenze di un incidente stradale.
A Lily Gladstone il premio come miglior attrice in un film drammatico per “Killers of the Flower Moon”, mentra Emma Stone è stata premiata come miglior attrice per “Povere creature!”.
Tra gli uomini, Paul Giamatti vince come miglior attore per “The Holdovers”, Kieran Culkin e Sarah Snook hanno vinto come miglior attore e miglior attrice in un dramma televisivo per “Succession”. La pellicola del maestro Miyazaki, “Il ragazzo e l’airone” si aggiudica la statuetta per l’animazione.
“Barbie”, film campione d’incassi con nove candidature, si è dovuto accontentare della statuetta per il miglior blockbuster e e per la miglior canzone originale, mentre per la stand-up comedy ha vinto Ricky Gervais.
(ITALPRESS)