La vaccinazione da Covid-19 non sembra influenzare né la fertilità maschile né quella femminile. È quanto emerge dal rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid-19 presentato oggi dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Le evidenze – spiegano ancora – suggerirebbero un effetto neutrale della vaccinazione anche sugli esiti della tecnica della fecondazione in vitro. La malattia – sottolineano – potrebbe invece rappresentare un fattore in grado di influenzare negativamente la fertilità per entrambi i generi e la disponibilità di embrioni di embrioni di ottima qualità.
Al 26 dicembre 2021 le segnalazioni di eventi gravi ad esito fatale inserite nella Rete nazionale di farmacovigilanza vedono 758 casi, con un’età media di 79 anni e la maggior parte delle segnalazioni sono a seguito della prima dose. Il nesso di causalità, valutato nel 76,5% dei casi, ha portato al risultato di 22 casi correlabili alla somministrazione del vaccino da Covid-19 (3,8% dei casi valutati).
In due casi, il decesso è avvenuto a seguito di eventi sistemici che hanno scompensato pazienti fragili, in dieci casi si sono verificate trombosi con trombocitopenia dopo vaccini a vettore virale, mentre per i restanti dieci casi si è trattato di fallimenti vaccinali in pazienti fragili per pluripatologie o con immunodepressione.
Per la vaccinazione eterologa abbiamo rilevato una migliore tollerabilità, ha spiegato Anna Rosa Marra, dirigente area vigilanza post-marketing. Su oltre 108 milioni di dosi di vaccino somministrate, al 26 dicembre 2021 avevamo 117.920 sospette reazioni avverse, l’83,7% delle quali non gravi.
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