Con la recente approvazione dell’Aifa circa l’utilizzo del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, la Struttura commissariale ha programmato la distribuzione a dicembre di altre 1,5milioni di dosi pediatriche di vaccino mRNA -Pfizer. Le dosi – riferisce un comunicato della Struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo – rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio e saranno rese disponibili a partire dal 15 dicembre, in modo che tutte le strutture vaccinali delle Regioni/Province autonome, saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno 16 dicembre.

Sono 430.614 le somministrazioni di vaccino effettuate a livello nazionale nella giornata di ieri, che ha visto il superamento del target giornaliero di 400 mila indicato dalla Struttura commissariale per le prime tre giornate di dicembre. In particolare – riferisce un comunicato della Struttura commissariale – le prime dosi sono state 30.286, a fronte di 26.003 seconde somministrazioni (cicli primari completati), mentre le dosi addizionali/booster hanno raggiunto quota 374.325.

I punti di somministrazione che operano a livello nazionale sono 2.453 con una previsione incrementale, in un contesto di ampia disponibilità di vaccini a mRNA, stimati in oltre 20 milioni di dosi/somministrazioni previste fino al 31 dicembre 2021, utili a soddisfare la potenziale richiesta di 14 milioni di persone (over 18), che hanno terminato da 5 mesi i cicli di vaccinazione primari, o che ancora devono completarli. L’accelerazione impressa all’attuale fase della campagna di somministrazione dei cicli primari e dei richiami, nel pieno rispetto delle priorità stabilite, consentirà di ridurre ulteriormente il numero di soggetti non ancora vaccinati e di mantenere un’elevata protezione individuale nei soggetti già vaccinati con il ciclo primario, mitigando così la recrudescenza epidemica.

Non ci sarà nessun green pass per la fascia di età pediatrica, questo è sicuro. Lo afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, su Radio Cusano Campus: “Non c’è un obbligo vaccinale. Vi è stato l’ok di Ema e Aifa, dopodiché il vaccino sarà disponibile, i percorsi per procedere alla vaccinazione sono gli stessi che già esistono, ovviamente con delle corsie differenziate e un approccio diverso perché la vaccinazione nell’età pediatrica è più delicata anche a livello di comunicazione e di accortezze, servirà in molti casi anche più dialogo con i genitori”.

Della stessa opinione Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute, che parlando a SkyTg24 ha affermato: “Nessuno pensa all’obbligo di vaccinazione per i bambini. Lo abbiamo fatto per i professionisti che sono a contatto con le persone fragili. Bisognerà fare una campagna attiva per convincere. Purtroppo con la Omicron sono loro che si ammalano di più perché non sono coperti e poi diffondono il contagio”.

“Abbiamo verificato quanto sta circolando il virus nei bambini tra i 5 e gli 11 anni. C’è stata un’impennata nelle ultime settimane per questa fascia d’età – ha detto Patrizia Popoli, presidente della Commissione tecnico-scientifica dell’agenzia del farmaco di Aifa -. Questo perché i bambini non sono vaccinati”.

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