Un video che alimenta la speranza ma allo stesso tempo mette ancora più pressione e preoccupazione per la sorte di Alessandro Sandrini.
Il 32enne di Folzano, Alessandro Sandrini, è scomparso in Turchia da quasi due anni. Sarebbe apparso in un video shock in cui il giovane verrebbe inquadrato mentre qualcuno gli punta un kalashnikov alla testa e dall’altra parte un coltello. In una stanza l’unico volto riconoscibile sarebbe proprio quello del giovane bresciano. Il volto dei rapinatori non sarebbe invece mai inquadrato se non le loro armi.
Nel video Alessandro Sandrini si rivolge ancora una volta allo stato italiano. Come già fatto in passato, nelle quattro telefonate in successione tra ottobre 2017 e gennaio 2018. In cui in più occasioni aveva chiesto allo Stato italiano di intervenire. Stavolta Sandrini avrebbe chiesto l’aiuto al Vaticano.
Sulla vicenda indaga ora la Polizia di Stato, ma anche i Servizi Segreti che operano all’estero. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Sandrini potrebbe essere stato rapito da un primo gruppo, e poi “ceduto” a un secondo che ancora oggi lo terrebbe in ostaggio, sul confine turco-siriano.
Una situazione purtroppo simile, sempre secondo gli investigatori, alla sfortunata vicenda capitata a Sergio Zanotti, imprenditore di Marone. Anche lui in Turchia dal 2016, anche lui scomparso da due anni. Non si esclude allora che possa essere la stessa organizzazione criminale ad agire, o comunque con lo stesso metodo. L’obiettivo ovviamente è quello di ottenere un sostanzioso riscatto dall’Italia, in cambio della vita dei due bresciani scomparsi e rapiti.
La madre del giovane si è detta assai preoccupata pe rla sorte del figlio ma allo stesso tempo felice di averlo visto in vita seppur in un video registrato. Le indagini proseguono, dall’Italia alla Turchia nella speranza che Alessandro possa presto tornare.