Arriva al Moca dall’8 al 29 ottobre la mostra “Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani” realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato. Una raccolta di documenti che narra l’Italia da un punto di vista inedito, quello dei testamenti di politici, imprenditori, artisti che hanno reso grande il nostro Paese. Un patrimonio culturale conservato negli Archivi e nei Musei d’Italia, che difficilmente è possibile visionare.
Per l’edizione di Brescia è stato recuperato il testamento di Tito Speri, patriota bresciano, tra i comandanti dei rivoltosi bresciani durante le Dieci Giornate del 1849. C’è inoltre il testamento di Papa Paolo VI nato a Concesio.
Storia, letteratura, politica, teatro, imprenditoria, religione rivisitati attraverso le ultime volontà di personaggi come Cavour, Garibaldi, De Nicola, Manzoni, D’Annunzio, Pirandello, Verdi, Marconi, Caruso, e molti altri.
I testamenti rivelano anche contraddizioni come quello di Lina Cavalieri, soprano e attrice cinematografica, definita la “donna più bella del mondo”. Ebbe una vita di eccessi ma volle un funerale semplice e scrisse nel suo testamento: “Desidero essere sepolta in Roma presso i miei adorati genitori ed intendo che i miei funerali siano semplicissimi e improntati a quella sincerità che esula sempre dalle cerimonie fastose”.
Gli archivi notarili e di stato, distribuiti in tutto il territorio italiano, sono pertanto i custodi della memoria e della storia, individuale e collettiva. Mantengono traccia delle attività economiche, patrimoniali, politiche e culturali nel corso della storia delle famiglie, dei paesi e delle città di tutta Italia. Una fonte preziosa per lo studio della storia del nostro paese che i notai contribuiscono ad alimentare con i loro atti e documenti.