L’allarme siccità è dietro l’angolo. Monti che in mancanza di neve non sono in grado di garantire il consueto apporto idrico, fiumi e i laghi che a poche settimane dall’inizio della stagione irrigua sono già in sofferenza.
Secondo Coldiretti la situazione è già peggiore di quella del 2017, annata più secca negli ultimi 200 anni costata 2 miliardi di euro in danni all’agricoltura. Dai rilevamenti di lunedì il lago Maggiore si attestava su una percentuale di riempimento del 32%, il lago di Como, fermo all’11,2%, d’Iseo al 15,7 e d’Idro al 15,9.
Discorso diverso per il Garda con un sorprendente 91,4% facendo registrare nello specifico 123 centimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera, il livello più alto toccato l’11 di marzo da sei anni a questa parte.
Sotto la lente d’ingrandimento ci sono i cambiamenti climatica portare non solo siccità ma anche un mutamento della fauna ittica e della flora batterica. Per questa ragione l’attenzione rimane altissima.