Alto Garda: permane il grosso problema della presenza di cinghiali
Sullo sfondo c’è la vicenda della sospensiva del decreto con cui la Regione ha autorizzato un piano di abbattimento non stop tutto l’anno, anche di notte e con l’utilizzo di luci, oltre che nelle aree protette, valido fino al 2021 per la sola provincia di Brescia. Ma c’è anche la vicenda giudiziaria che ha investito otto tra pubblici ufficiali, amministratori e funzionari bresciani finiti sotto inchiesta per una presunta gestione fuori norma del problema cinghiali. Nel mezzo c’è il disastro portato dalla presenza di numerosi cinghiali nell’alto garda in grado, muovendosi in branco, di rovinare colture e spazzare via tutto ciò che gli si pone dinnanzi. Un problema enorme del quale Tremosine si è fatta capostipite considerati i grossi danni provocati dagli animali. Nel comune dell’Alto Garda come sulle colline di Gardone Riviera e nell’entroterra tra Toscolano Maderno e Gargnano, i branchi sono numerosi e a cadenze sempre più frequenti. Nell’ultima stagione nell’alto Garda sono stati abbattuti più cinghiali del previsto: nella fascia bassa del Parco ben 326 esemplari contro i 242 previsti del censimento, più altri 81 uccisi nella fascia alta. Ma questo ancora non basta.
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