foto d'archivio

Sabato alle 17 il Brescia Calcio tornerà a calcare il prato dello stadio Mario Rigamonti per la prima volta da quel nerissimo giovedì primo giugno quando la sfida con il Cosenza sancì la retrocessione (a quasi tre mesi di distanza capitolo ancora aperto) e gli scontri dentro e fuori il catino di Mompiano.

È inevitabile ripartire da quel momento esatto anche perché si ritrova proprio lì la motivazione per cui il test match contro Trento sarà giocato a porte chiuse. Una decisione che presa così risultava inspiegabile, in particolare per i tifosi che pur con tutte le incertezze di questa estate allo stadio ci sarebbero andati volentieri.

Una spiegazione dal club di via Solferino è però arrivata, con una nota che come già anticipato ritorna a quel primo giugno.

“Brescia Calcio intende precisare che – recita il comunicato – a causa degli atti vandalici avvenuti allo Stadio Mario Rigamonti durante e al termine della gara Brescia Cosenza dello scorso 1 giugno 2023 la Questura di Brescia, oltre al ripristino dell’impianto, ha deliberato una serie di importanti prescrizioni a cui il Club è tenuto ad ottemperare onde permettere l’apertura al pubblico dello Stadio Mario Rigamonti. Il Club, al fine di aprire al pubblico lo Stadio Mario Rigamonti per le gare, sta effettuando gli interventi richiesti dalla Questura di Brescia”.