Reset. La semifinale tirata e giocata con paura contro il Posillipo va subito archiviata. Anche perché contro la Pro Recco, giocare con timore sarebbe lo sbaglio più grande.
La partita disputata il 27 aprile alla Mompiano, match che ha consegnato il primo posto in regular season a Bovo e i suoi uomini, è la prova provata che giocando con cuore e spirito di sacrificio l’AN Brescia può vincere. Sarà un partita difficile sotto tanti punti di vista. Uno su tutti la fame con la quale gioca la squadra di Rudic e la tenuta fisica dei recchelini. In tutt’altra condizione invece l’AN Brescia, con un’infermeria svuotata soltanto nelle ultime settimane.
“Ma siamo ancora qua” ha detto Sandro Bovo dopo la semifinale con il Posillipo. A testimonianza della voglia dell’AN Brescia di giocarsi le sue chances fino all’ultimo. Buttare il cuore oltre l’ostacolo, dunque. Combattere e vincere per dedicare una vittoria a Piero Borelli. Questo vuole la squadra e la società. Dopo un giorno di riposo utile per raccogliere tutte le energie mentali e fisiche, l’AN domenica pomeriggio indosserà la calottina e si tufferà in acqua per un’altra, ennesima, battaglia.
Dopo 10 sconfitte in altrettante finali e 16 anni di attesa è tempo di rompere il digiuno e alzare alta al cielo di Trieste la coppa tricolore.