Una vittoria di cuore e grinta. L’AN Brescia sconfigge 13-9 il VK Radnički e vola al girone principale di Champions League. La squadra di Sandro Bovo giocherà nel girone B dal 15 al 18 dicembre e la sede sarà ancora una volta Budapest.
Nel primo quarto le calottine bresciane aprono il match dopo due minuti grazie alla rete di Vincenzo Renzuto e pochi istanti dopo anche Lazic si iscrive al tabellino. A quattro minuti dal termine del primo parziale Renzuto segna ancora, questa volta in situazione di superiorità numerica. Vlachopoulos e Di Somma contribuiscono a rendere ancora più importante il distacco dalla squadra serba che, grazie a Radulovic e Stanojevic accorcia sul 5-2.
Il secondo parziale vede subito l’espulsione di Ukropina dopo un contatto con Renzuto e da lì in poi la partita diventa sempre più cattiva dal punto di vista agonistico. Di Somma su uomo in più firma il 6-2 e Toholj esattamente a 4.48 rimette il Radnicki sul -3. Cannella e Presciutti poi fissano il risultato sull’8-3 al cambio vasca.
Nel terzo periodo la formazione serba cerca di recuperare lo svantaggio e con i gol di Rasovic, Radulovic e Krug riesce a chiudere il parziale sotto solamente di tre punti. L’unico gol del Brescia in questo parziale porta la firma di Vlachopoulos, sempre più in forma e leader di questa squadra. Nel quarto ed ultimo tempo le calottine biancoblù tengono a bada la squadra serba che nel frattempo aveva accorciato sul 12-8. Ci pensa poi Vincenzo Dolce a dare il colpo di grazia agli avversari e a lanciare l’AN Brescia nel Gruppo B di Champions League.
Questo il commento del nostro numero uno, Marco Del Lungo: “È stata una partita dura. C’era tensione nell’aria e si percepiva nettamente. Siamo stati comunque bravi a mantenere la concentrazione e rimanere compatti. Il gruppo ha prevalso facendo un ottimo uomo in meno. Ci mancava giocare queste partite perché sono match veri, dove c’è stress e bisogna allenarsi così per giocare partite di alto livello. Sono felicissimo di tornare in Champions League perché era un obiettivo che ci eravamo prefissati. Questo però non è un punto d’arrivo, ma di inizio anche perché questa squadra ha un potenziale che ancora non ha dimostrato”.