Prosegue la striscia di sangue sul bresciano. Se giugno, luglio e agosto sono stati mesi tragici anche a settembre si conferma il trend negativo.
Sono già 5 le vittime in 12 giorni. Tra chi ha perso la vita sulla strada non mancano anche i gesti estremi sul posto di lavoro e anche infortuni mortali sul lavoro.
A inizio mese il ribaltamento a Lavernone che è costato la vita ad Ornella Pedrini, 59 anni di Castel Mella. La donna è morta 5 giorni dopo nel reparto di Rianimazione del Civile di Brescia. Pochi giorni più tardi, esattamente il 5 settembre, un operaio è precipitato mentre era intento a sistemare il tetto della Metalleghe SPA. Una caduta nel vuoto che non gli ha lasciato scampo. Il 9 settembre nel suo ufficio è stato ritrovato Giancarlo Serle, imprenditore che si è tolto la vita, probabilmente, per problemi economici. Il 10 settembre invece due incidenti gravissimi hanno interessato la provincia: prima a Nuvolera dove un uomo è stato sbalzato fuori dalla sua automobile e ora lotta per la vita al Civile di Brescia. Rimangono ancora gravi, ma non in pericolo di vita, i due bambini di 10 anni investiti a Cizzago in via Piamarta.
Ieri sera invece, ancora una giovane vita si è spezzata sull’asfalto. Si tratta della ragazza falciata da un’auto sulla statale 45 bis all’altezza di Mazzano.