Se ci saranno le condizioni si potranno fare passi avanti sia sul coprifuoco che su altre misure. Queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, in collegamento a “Domenica In” su Rai1 parlando della polemica in corso sul coprifuoco alle 22.
“Da domani tante attività riprenderanno e gran parte del Paese andrà in zona gialla, però vogliamo fare un passo per volta perché farlo più lungo ci potrebbe portare indietro”, spiega il ministro evidenziando come l’orario delle 22 “ci consente di ridurre la mobilità ed è una scelta che il governo ha deciso di fare nello spirito di prudenza che ci anima”.
Sul coprifuoco interviene anche il presidente del Css Franco Locatelli che a ‘Mezzora in più’ su Rai3 spiega che una verifica a metà maggio “è il tempo minimo per vedere che impatto hanno sulla curva epidemiologica una serie di scelte sulle riaperture che hanno avuto l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e venire incontro ai fenomeni di disagio sociale e alla sofferenza economica”. “Se avremo dati positivi – aggiunge – nessuno ha il gusto sadico di restringere i movimenti”.
Di diversa opinione è però il leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri ha lanciato una petizione online per togliere il coprifuoco, una misura che, scrive su Facebook, “continua ad avere sempre meno senso” viste “le buone notizie in arrivo dagli ospedali di tutta Italia.
“Oggi è la giornata della Liberazione. Io e la Lega daremo l’anima dentro al governo, perché le le battaglie si combattono stando dentro e non uscendo o scappando, cercando di limitare la prepotenza di chi vede solo rosso, divieti, chiusure e coprifuoco”, spiega.
Al leader del Carroccio risponde però il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che si dice stupito da “Salvini che partecipa a una raccolta firme contro il coprifuoco decisa dal governo che lui sostiene”.
“Se le riaperture sono una falsa partenza è un disastro. Basta guardare la Sardegna”, aggiunge. “Dobbiamo fare riaperture in sicurezza e irreversibili”, sottolinea. “Se la Lega non vuole stare al governo non ci stia” ma sull’astensione in Cdm sul decreto riaperture “è successo una volta, non deve succedere più. Chi lo fa deve trarre le conseguenze”, avverte il leader del Pd.
“Il segretario del Pd Letta non si fida degli Italiani e li vuole tenere ancora chiusi in casa” risponde Salvini da Twitter. “Io mi fido degli Italiani e vorrei che tornassero a vivere, lavorare, sorridere. No coprifuoco”, prosegue il leader del Carroccio che accusa: “TG scandalizzati: migliaia di Italiani, con mascherina e prudenza, osano uscire e godersi il sole, con figli e amici. Ma basta con questo terrorismo, viva la Vita e la Libertà!”. Intanto sono già oltre 30 mila le firme raccolte dalla Lega per il “nocoprifuoco”.