Il nome l’hanno scelto gli studenti che dopo aver vagliato tante opzioni hanno scelto Anna Durante, la ragazzina di 14 anni uccisa dai colpi di proiettile sparati da due ragazzini all’indirizzo di un esponente della camorra.
Lei, involontariamente, si trovava sulla traiettoria dei proiettili. Uno l’ha colpita all’occhio e al cervello. Dopo tre giuorni di coma la famiglia autorizzò l’espianto degli organi.
Nel suo diario Annalisa aveva scritto “un giorno vorrò vivere in un’altra città. Le strade mi fanno paura, sono piene di scippi e rapine. Quartieri come i nostri sono a rischio”.
E nel giorno dell’intitolazione del Parco, i ragazzi hanno rappresentato alcuni scritti di Annalisa
Ci corre l’obbligo di ringraziare sentitamente la Dirigente Scolastica per non aver raccolto le liberatorie dei genitori dei ragazzi che, in quanto minorenni, non abbiamo potuto inquadrare nemmeno nel lavoro che tanto accuratamente avevamo preparato per tutti coloro che sono intervenuti alla cerimonia di intitolazione.
E ovviamente siamo ironici nell’affermarlo.