Si è concluso, con l’approvazione in Giunta del progetto definitivo, il lungo iter autorizzativo avviato nel 2022 per il discusso ascensore del Castello. Si farà, e questo era già stato annunciato a più riprese, ma ora c’è anche un cronoprogramma che pone il primo viaggio della nuova infrastruttura esattamente fra tre anni: nel dicembre 2027.
Il prossimo passaggio ci sarà a gennaio con l’affidamento del mandato da parte del Consiglio comunale a Brescia Mobilità, che il mese successivo bandirà l’appalto integrato in modo da giungere all’aggiudicazione in autunno. Seguirà la progettazione esecutiva e infine, nell’estate 2026, l’inizio dei lavori.
Il costo totale dell’opera è di 8,7 milioni, dei quali 4 sono stati stanziati da Regione Lombardia. La progettazione è invece stata finanziata dallo Stato e il rimanente sarà in carico al Comune.
L’ascensore partirà da Fossa Bagni che, con l’arrivo anche del tram nel 2030, diverrà un vero e proprio hub. Da lì la salita fin sul Falcone per 60 metri di dislivello, coi primi 80 metri di percorso in galleria e gli ultimi 35 metri fuori terra. Il viaggio durerà circa 2 minuti e mezzo compresi i tempi di salita e discesa dei passeggeri che saranno 40. La stima è di trasportare 768 persone ogni ora.
L’Infrastruttura si compone di tre parti principali: la stazione a valle, l’impianto di risalita e la stazione di monte, e nel passaggio tra il tratto in galleria e il tratto in sopraelevato sarà collocata un’uscita di sicurezza.
Le parti di infrastruttura fuori terra (tratta in sopraelevato, stazione di monte e la cabina dell’ascensore inclinato) sono state progettate con l’utilizzo di soluzioni architettoniche e materiali che ne consentano l’inserimento nell’ambiente circostante, naturale e storico, in modo da produrre il minimo impatto architettonico, visivo ed ambientale. Una volta completata l’opera, sia la morfologia sia la presenza del verde lungo le pendici del colle Cidneo non saranno alterate.
Gli stessi principi realizzativi hanno guidato la progettazione degli elementi dell’impianto di risalita: la stazione di valle vedrà al suo interno un percorso museale grazie alla riqualificazione dei 110 mq del sottoscala esistente e dei 225 mq della nuova struttura interrata e la riduzione dell’impatto ambientale nonché un’elevata percezione di sicurezza grazie all’illuminazione naturale nella sala d’attesa principale.
A metà del percorso, al fine di garantire la piena sicurezza dei passeggeri, è stato posto un passaggio intermedio che non prevederà fermata dell’ascensore durante il suo regolare esercizio, ma avrà la funzione di uscita di emergenza in caso di necessità.
Si arriverà infine alla stazione di monte con banchina di attesa, salita e discesa in aggetto rispetto alle mura del Castello con un impatto minimo sul bastione, sempre al fine di preservare l’integrità del sito storico, e una pensilina di copertura che aumenterà il comfort di viaggio in ogni stagione.