Interventi per un valore totale di 32 miliardi di euro. Questo dovrebbe essere il nascente Decreto Sostegno, praticamente il provvedimento di aiuti allo studio di Draghi e che rimpiazza il Decreto Ristori quinquies lasciato sulla scrivania da Giuseppe Conte.
L’obiettivo del nuovo esecutivo è di varare il provvedimento entro una decina di giorni, necessari per raggiungere il testo definitivo con l’elenco degli aiuti per imprese, partite iva e famiglie.
Tanti i punti della bozza fra cui anche 2 miliardi da destinare alla campagna vaccinale, i fondi per prolungare il blocco dei licenziamenti fino a giugno, l’estensione della cassa integrazione covid per tutto il 2021, i congedi parentali e la sospensione delle nuove cartelle esattoriali.
Nonostante il cambio di nome, come anticipato ci sono anche i ristori. L’intenzione sarebbe quella di destinare risorse a fondo perduto a 2,7 milioni di attività con un fatturato fino a 5 milioni di euro. Altra novità riguarderebbe l’assegnazione di tali contributi che non sarebbe più attraverso i codici Ateco, ma tramite la valutazione del calo di fatturato.
Per ricevere l’indennizzo bisognerà dimostrare di aver perso almeno il 33% del fatturato nel 2020 rispetto al 2019 attraverso una media mensile. A questo punto ci saranno quattro diverse fasce: verrà dato il 30% di quanto perso alle imprese con fatturato fino a 100mila euro, 25% a quelle che fatturano annualmente da 101mila a 400mila euro, il 20% a chi fattura fino a un milione e il 15% da un milione a 5.