L’estate è sempre più prossima, non manca poi molto all’ultima campanella dell’anno scolastico e come sempre la bella stagione è il momento in cui gli edifici scolastici finiscono sotto i ferri. L’importo complessivo dei cantieri per Brescia in questo 2022 supera il milione e 200mila euro.
Verranno eseguiti lavori di abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole dell’infanzia Piaget e Sant’Eustacchio e nelle scuole primarie Bertolotti e Marcolini (costo complessivo dell’intervento 604.700 euro). Nelle scuole primarie Arici, Colombo e Giovanni XXIII verranno riqualificati i servizi igienici (costo complessivo 366.291 euro).
La manutenzione straordinaria degli impianti elettrici riguarderà 14 scuole: l’asilo nido Primavera, le scuole dell’infanzia Bettinzoli, Don Bosco, Tonini, le primarie Bertolotti, Collodi, Giovanni XXIII, Melzi, Quasimodo e Rinaldini e le scuole secondarie di primo grado Foscolo, Lana e Romanino. In alcuni istituti verranno inoltre posizionati gli impianti per la predisposizione all’allaccio lim (importo totale 125mila euro).
La scuola dell’infanzia Fiumicello sarà invece oggetto di un importante intervento di adeguamento sismico e di manutenzione straordinaria oltre a una rivalutazione della dotazione antincendio. Verranno inoltre realizzate le nuove pavimentazioni e la ritinteggiatura dell’intero edifico (importo totale 111mila euro).
Fondi del Pnrr per la Valdadige
Infine la scuola Valdadige di via Boccaci di Mompiano, adiacente alla scuola primaria Arici, nell’ambito del Pnrr del Ministero dell’Istruzione è stata ammessa al finanziamento per progetti di ristrutturazione scolastica. All’istituto è stato assegnato un contributo pari all’intero costo del progetto (3.153mila euro).
Con questo intervento l’Amministrazione comunale intende risolvere alcune inadeguatezze degli spazi didattici della scuola e, soprattutto, del refettorio e della palestra che sono sottodimensionati rispetto agli indici previsti dalle norme. Gli accessi e gli impianti della palestra saranno inoltre fruibili anche in maniera autonoma. Tutto l’edificio, infine, potrà essere adibito, in caso di terremoto, a centro di coordinamento delle emergenze.