È il giorno delle risposte sul vaccino AstraZeneca. Oggi, come annunciato, si terrà la riunione straordinaria dell’Ema proprio per concludere il lavoro sulle informazioni raccolte e su qualsiasi ulteriore azione da intraprendere.
L’Agenzia europea del farmaco sta lavorando a stretto contatto con l’azienda, con esperti in malattie del sangue e con altre autorità sanitarie, tra cui l’Mhra (l’Agenzia regolatrice dei prodotti sanitari e dei farmaci) del Regno Unito, sulla base della sua esperienza con circa 11 milioni di dosi somministrate del vaccino. Gli esperti stanno esaminando in dettaglio tutti i dati disponibili e le circostanze cliniche che circondano casi specifici per determinare se il vaccino potrebbe aver contribuito ai fatti o se è probabile che gli eventi siano stati dovuti ad altre cause.
Il 15 marzo scorso l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca in tutta Italia. Tale decisione – aveva precisato Aifa in una nota – è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Aifa in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione e renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.
La decisione di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca, in attesa di ulteriori valutazioni, “forse è stato un eccesso di precauzione ma la precauzione è sempre utile”. Lo ha affermato il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, nel corso dell’audizione davanti alla commissione Affari sociali della Camera.
“Nel Regno Unito – ha ricordato – sono state vaccinate quasi 13 milioni di persone con AstraZeneca e 15 con Pfizer, gli inconvenienti trombociti sono stati molto pochi e nessun caso mortale era in relazione con la vaccinazione”. Dunque “attendiamo con fiducia la decisione dell’Ema sul vaccino”, prevista per oggi.