A distanza di poco più di nove mesi dall’attacco dinamitardo al centro vaccinale di via Morelli a Brescia ecco la sentenza: condannati Paolo Pluda e Nicola Zanardelli. I due avevano lanciato durante la notte una molotov contro il tendone ed erano stati rintracciati e poi arrestati all’inizio di maggio. Ad incastrarli anche alcuni video delle telecamere di sorveglianza che avevano lasciato pochi dubbi.
Alla fine Pluda è stato condannato a scontare una pena di due anni e otto mesi, due anni e dieci mesi invece per Zanardelli.
I due attentatori stando a quanto riferito dalla Procura erano convinti no-vax e per questo motivo avevano tentato di rendere inutilizzabile il centro vaccinale bresciano che all’epoca dei fatti stava iniziando la prima fase dell’immunizzazione di massa.
“L’incendio alimentato dagli ordigni era potenzialmente idoneo a causare danni devastanti alla struttura nella quale erano stoccate diverse centinaia di dosi di vaccino nonché altro materiale infiammabile – scriveva la Procura dopo l’arresto dei due – A pochi metri dal principio di incendio corrono cavi elettrici che se fossero stati interessati dalle fiamme avrebbero interrotto l’alimentazione della catena del freddo così rendendo inutilizzabili i vaccini”.
Secondo gli inquirenti era proprio quello l’obiettivo di Pluda e Zanardelli: “la chiara volontà di bloccare e sabotare la campagna vaccinale in corso, intimidendo la popolazione e alimentando il clima d’incertezza”.
Stando a quanto riporta Ansa Pluda, che successivamente si è scusato con una lettera aperta, ha mantenuto i domiciliari mentre Zanardelli si trova ancora in carcere.