Dieci arresti e 17 perquisizioni per riciclaggio tra società. Black Money. Così è stata chiamata l’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Verona supportata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Brescia, Mantova e Bergamo. I militari hanno bloccato un’attività di riciclaggio e autoriciclaggio attuata tramite società fittizie e false fatturazioni con lo scopo di favorire cooperative.
Secondo quanto riportato da BresciaOggi tutto è iniziato nel novembre 2016 quando attirare l’attenzione dei militari erano stati i molteplici prelievi operati negli uffici postali di Cerea, nel veronese. Somme fino a 3000 euro prelevate quotidianamente. Tramite questo sistema le cooperative riuscivano ad abbassare i costi battendo la concorrenza. I guadagni, illeciti, venivano poi trasferiti su conti correnti di società fittizie che avevano sede legale in container.
La prima vera scossa nelle indagini era avvenuta a fine febbraio con l’arresto di due persone, considerate le menti del meccanismo. Un calabrese e un bresciano residenti a Erbusco e a Sarnico. I due attualmente si trovano in carcere.
Le indagini nel frattempo continuano e i Carabinieri al momento non escludono che ci possano essere legami con la criminalità organizzata.