318 quest’anno e 137 nel 2019. È il numero degli abbattimenti dei cinghiali registrati nella provincia di Brescia. In Lombardia si conta un totale di 3.932 abbattimenti da gennaio a settembre 2020, a fronte dei 2.908 del 2019, un numero in crescita del 25%.
Con la nuova legge regionale è stata infatti introdotta la possibilità di effettuare la caccia al cinghiale durante tutto l’anno, anche nelle ore serali, con la possibilità di praticare anche la tecnica del foraggiamento, che consiste nel posizionamento di cibo per attirare l’animale.
“Nel 2019 in Lombardia abbiamo contato 128 incidenti stradali causati dal cinghiale, in pratica uno ogni tre giorni – ha detto l’assessore regionale Fabio Rolfi a giustificazione della misura – La Regione ha rendicontato 600mila euro di danni causati da questa specie all’agricoltura”.
La volontà della Regione è quella di proseguire su questa via a differenza del Governo che non valuta positivamente l’aumento degli abbattimenti, come sottolinea il ministro regionale.
“Il governo prenda la Lombardia come modello nazionale. La fauna selvatica in eccesso provoca danni abnormi all’agricoltura ed è un pericolo per la sicurezza dell’uomo – ha concluso Rolfi – Con la nuova legge regionale abbiamo introdotto la possibilità di effettuare la caccia di selezione al cinghiale tutto l’anno. La risposta del governo è stata quella di impugnare le nostre ultime modifiche normative. La Regione Lombardia ha sfruttato tutte le possibilità previste dalla legge nazionale, che risulta ormai anacronistica rispetto alle esigenze attuali dei territori”.