Assolti i tre manager della Sia rinviati a giudizio con l’accusa di concorso omissivo nelle lesioni colpose patite da quattro autisti delle linee provinciali tra il 2014 e il 2016.
Lesioni che sono ben evidenti, ma che sono imputabili a chi ha aggredito gli autisti e non a chi non avrebbe impedito che i colpi andassero a bersaglio.
Una responsabilità che viene attribuita ai passeggeri violenti e non curanti delle regole. I legali dei manager hanno dimostrato che i sistemi di protezione sono in linea con le direttive comunitarie.
L’azienda inoltre, per arginare il problema, aveva organizzato corsi di aggiornamento per dotare gli autisti degli strumenti dialettici per gestire i passeggeri più aggressivi senza biglietto.
Amaro il commento di Mauro Ferrari, Rsu della Sia, che chiede ancora quali saranno le azioni per prevenire queste azioni violente e cosa intende fare la magistratura.