“Stiamo protestando per spiegare all’opinione pubblica i nostri problemi che ormai si trascinano da anni. Problemi arrivati a un punto morto; e abbiamo così deciso di andare in stato di agitazione, e arriveremo fino allo sciopero se non avremo risposte concrete”.
È intervenuto in questo modo il Responsabile Sindacale di Brescia Trasporti, Davide Bertolassi. Lo stesso ha spiegato poi che “le risposte concrete sono semplici: un salario adeguato per un lavoro che facciamo professionalmente, e che comporta una responsabilità alta. Ricordo che i lavoratori neo assunti entrano con salari da 1.100-1.150 euro; lavorano sette giorni su sette dalle quattro di mattina all’una di notte, sabato, domenica e Natale”.
“Non può più essere che questi lavoratori, – ha continuato Bertolassi – (che per fare la professione devono prendere la patente D, che costa 4-5mila euro), con la responsabilità che hanno per guidare un autobus, andando incontro a rischi penali se dovesse succedere qualcosa di grave sul mezzo, siano pagati con stipendi da fame”.
E il responsabile sindacale di Brescia Trasporti ha annunciato così di essere “pronti ad uno sciopero anche nel periodo natalizio. Ci spiace per la gente, ma ricordo che anche in periodi più difficili (durante i due anni di pandemia) non abbiamo mai smesso un giorno di lavorare per la collettività. Mai”.
“Adesso chiediamo una sforzo alla collettività, – ha concluso Bertolassi – che capisca le nostre esigenze e le nostre difficoltà. Sono anni che trasciniamo questa problematica dei salari, e ora siamo arrivati a un punto dove non si può più pensare di poter fare un servizio (con gli straordinari) spremendo i lavoratori neo assunti come dei limoni, senza pagarli adeguatamente”.