La prima bocciatura c’è stata, ed è quella della Torino – Lione. A breve, indicativamente a marzo, arriverà il responso per quanto riguarda la linea dell’alta velocità Brescia – Verona. I costi e i benefici saranno messi nero su bianco dalla stessa commissione che ha bocciato la linea Torino – Lione non senza polemiche.
L’esito dell’analisi sarà pubblicato sul sito del Ministero in segno di massima trasparenza fanno sapere da Roma e ora non resta che aspettare. Il progetto ha un valore di 3 miliardi di euro e gran parte di essi, circa 2.5 sarebbero investiti per la tratta Mazzano-Verona con un progetto già approvato dal Cipe nel 2017, mentre altri 400 milioni per collegare Mazzano e la stazione di Brescia, tra l’altro lotto ancora da progettare.
Sempre nel 2017 però il Comitato interministeriale per la programmazione economica aveva cancellato lo shunt da Brescia Sud, riferendo a Ferrovia dello Stato che la miglior uscita da Brescia è da est. Il 6 giugno scorso Reti Ferroviarie Italiane e il consorzio Cepav avevano firmato un contratto da 1.6 miliardi per la costruzione del primo lotto. Sembrava che tutto potesse partire, ma il governo giallo-verde aveva poi bloccato il progetto in attesa appunto dell’analisi costi-benefici. Nessuno stop formale, ma l’incertezza ha bloccato i lavori e se l’opera non dovesse poi realizzarsi, le imprese si dicono pronte a chiedere i danni.