Rapina aggravata e possesso di arma clandestina: questi i capi di accusa per una donna classe 1997 lituana, arrestata nella serata di mercoledì dai Carabinieri del Comando Stazione di Bedizzole. I fatti risalgono allo scorso mese di aprile quando il titolare di una pizzeria aveva vissuto una vera e propria notte di paura.
La giovane donna, con il volto nascosto dall’ormai immancabile mascherina, aveva fatto irruzione nel locale di via delle Rimembranze durante le operazioni di chiusura serale. Brandiva un revolver che ha utilizzato per minacciare il ristoratore e farsi consegnare tutto l’incasso di giornata. Una volta ottenuto quanto richiesto si era data alla fuga su un’automobile di grossa cilindrata facendo perdere le sue tracce.
Immediata è scattata la chiamata ai carabinieri, che hanno dato il via alle indagini e pattugliato tutta la zona, anche con posti di blocco, alla ricerca della rapinatrice, senza però riuscire a rintracciarla. A giugno però, la svolta: attraverso una complessa attività di analisi del sistema di sorveglianza, insieme alle testimonianze raccolte è stato possibile giungere all’identificazione della giovane rapinatrice. Questo ha anche permesso di recuperare la pistola utilizzata per il colpo che era detenuta illegalmente da un parente.
Davanti a queste prove, definite “inconfutabili” dai Carabinieri, il Giuduce per le indagini preliminari ha emesso un provvedimento restrittivo che si è concrettizato poche ore fa con l’arresto della ladra, ora detenuta nel carcere di Verziano.