Un Flash Mob contro la “corda molle a pagamento”. Lo ha organizzato Azione coinvolgendo deputati, consiglieri regionali, esponenti del partito a vario titolo, all’uscita del casello autostradale Brescia Sud, da dove inizia la, ormai, ex Sp19.

“La corda molle si sa da diversi anni che diventa a pagamento – ha detto Fabrizio Benzoni, deputato e coordinatore regionale di Azione – ma è Salvini che è venuto, più volte, in campagna elettorale a Brescia e ha ricordato che questo non sarebbe accaduto ma oggi vediamo che accadrà”. Benzoni ha esortato il Ministro ad aprire un tavolo con il Concessionario, al Ministero, e si trovi una soluzione e delle alternative. “Il concessionario -ha precisato Benzoni – ha diritto ad avere i soldi che ha investito in questa concessione ma ci sono soluzioni possibili e c’è anche la disponibilità del Concessionario a trattare con il Ministero per trovarle”.

LE POSSIBILI SOLUZIONI PER EVITARE IL PEDAGGIO

Alternative per scongiurare il pagamento della tratta a cittadini e residenti secondo Fabrizio Benzoni ce ne sarebbero. Ad iniziare dall’ipotizzare un incremento dei pedaggi su altre tratte già a pagamento in concessione ad Autovie Padane o ad allungare i tempi della Concessione. “Tutte opzioni che dovrebbero essere sul tavolo del Ministero se – sottolinea Benzoni – si aprisse un tavolo”.

“L’INFRASTRUTTURA DEVE RIMANERE GRATUITA PERCHÈ ERA UNA PROVINCIALE”

Sulla necessità che l’arteria rimanga gratuita è certo Marco Garza, segretario provinciale di Azione. “Era una strada provinciale – ricorda Garza – è una via di collegamento che utilizzano tantissime persone per recarsi al lavoro. Introdurre un pedaggio sarà davvero penalizzante per tantissime famiglie”.

“UN ATTO DI DENUNCIA”

“Quello di oggi – sottolinea Massimo Vizzardi, consigliere regionale lombardo – è un atto di denuncia su uno Stato che non c’è, un Ministro che ha fatto una promessa, non mantenuta anche se noi speriamo fino all’ultimo che la mantenga ma abbiamo visto che sono stati messi i cartelli dei pedaggi, e qualche anno fa uno stato le ha rinunciato a fare lui dei progetti strategici, visto che i cittadini pagano le tasse, invece li facciamo fare a dei privati che poi tornano in capo ai cittadini. Il tema vero però -aggiunge Vizzardi – è quello di una provinciale che non c’è più. Quale strada e quale viabilità useranno i cittadini?”, si chiede ora Vizzardi.