Ne avevamo già parlato, e torniamo a farlo, perché le “polemiche” e le “prese di posizione” sul Logo di Brescia-Bergamo Capitali della Cultura 2023 non si fermano.
Ieri avevamo scritto dell’espressione di Forza Italia Brescia, che si era detta “incredula” davanti al Logo e aveva definito la scelta affermando: “più che capitale della cultura festeggeremo la capitale della bruttura”.
La risposta di Brescia in Azione non si è fatta attendere, chiedendo “alle opposizioni di pensare al bene della città”.
La nota del Comitato Locale del Partito di Calenda prosegue: “la polemica montata dall’opposizione nei confronti del marchio scelto per Brescia e Bergamo Capitali della Cultura 2023 sfiora i limiti del grottesco e dell’assurdo”.
“È indecoroso – continua il comunicato di Brescia in Azione – macchiare il lancio di una iniziativa tanto importante per la nostra città con queste polemiche sterili, basate su nient’altro che sull’apprezzamento estetico dei Consiglieri comunali di opposizione, forse a nostra insaputa noti critici d’arte. Ciò che lascia ancor più perplesso sono le ulteriori motivazioni avanzate dall’opposizione, secondo cui “il disegno doveva essere fatto dagli alunni delle scuole cittadine” e “il logo è costato troppo”, con un evidente caduta nel populismo più sfrenato”.
“La politica deve occuparsi del ragionamento sul percorso – ha commentato Fabrizio Benzoni, coordinatore provinciale di Brescia in Azione, demandando alla commissione tecnica la scelta del migliore marchio rappresentativo. Il commento delle opposizioni sminuisce la più grande occasione che la città avrà nei prossimi anni”.