“Sono molto preoccupata. Gli studenti hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Tanto vale che lo facciano all’interno della loro classe”. Così il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina ai microfoni di Radio 1 traccia una grande “X” sulla didattica a distanza.
Dopo gli entusiastici pareri giunti da ogni parte alla fine dello scorso anno scolastico quindi, la linea cambia e le lezioni davanti a tablet e pc passano di moda.
“Io ho voluto la Dad a marzo scorso ma può essere uno strumento utile per qualche mese – ha detto Azzolina – non può più funzionare perché ragazzi stanno vivendo un blackout, sono arrabbiati, disorientati e sono molto preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica”.
Nel frattempo inizia a farsi sempre più vicina la maturità. Il Ministro ha fatto sapere di essere già al lavoro per trovare in tempo una soluzione per non lasciare nell’incertezza decine di migliaia di studenti che da qui a pochi mesi dovranno affrontare la prova.
In Lombardia un’ordinanza a firma del presidente Attilio Fontana ha imposto l’obbligo di Dad almeno fino al 24 gennaio. Non è però detto che in quella data si ritorni in classe poiché non è detto che in quella data la nostra regione sia ancora in una fascia di rischio medio bassa. Nel caso in cui si passasse alla zona rossa la chiusura sarebbe l’unica soluzione.