La data rimane fissata al “17 giugno” e le prove scritte saranno sostituite con “colloqui orali della durata massima di 1 ora con varie fasi”.
La conferma è arrivata direttamente dal Ministro dell’Istruzione, Azzolina nel corso della presentazione in videoconferenza stampa delle ordinanze “definitive” sugli esami di Stato del primo e del secondo ciclo e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti.
In apertura ci sarà “la discussione dell’elaborato sulle discipline di indirizzo”, ha chiarito Azzolina. La seconda fase sarà dedicata al testo di italiano studiato in classe e poi la terza ai materiali preparati dalla Commissione sul resto delle discipline. “I commissari saranno tutti interni”, ha puntualizzato Azzolina per poi auspicare che i docenti nell’ambito degli studi su cittadinanza e Costituzione chiedano agli studenti di esprimersi su “come hanno vissuto l’esperienza coronavirus”, perché saranno “maturati tantissimo. E’ una richiesta, non è obbligo”, ha precisato Azzolina. E ancora, in merito alla valutazione il ministro ha detto di aver voluto “valorizzare il percorso scolastico”. Si partirà da un “massimo di 60 crediti per la prova orale” e poi un “valore di 40 crediti per arrivare a 100”, nonché la possibilità di conseguire la lode
In merito all’ordinanza del ministero dell’Istruzione sulla scuola media, il ministro Azzolina ha puntualizzato di “non aver cambiato idea” rispetto a quanto previsto nel decreto Aprile in cui indicava la “produzione di un elaborato”.
La responsabile dell’Istruzione, presentando in videoconferenza stampa le ordinanze “definitive” sugli esami di Stato del primo e del secondo ciclo e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti, ha però precisato di “aver ascoltato la richiesta delle scuole” di “dilatare nel tempo le procedure”. Gli studenti scriveranno un elaborato che verrà “discusso online con i Consigli di classe e poi avrà luogo lo scrutinio finale”, la procedura avverrà “fino al 30 giugno”, ha chiarito Azzolina.
In tempi complessi, “non potevamo che prevedere un sistema diverso” di “valutazione, ma il principio resta quello di non lasciare nessuno studente indietro”, ha chiarito il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Ripartiamo tutti insieme a settembre con una valutazione seria”, ha spiegato perché “se il voto è sotto la sufficienza” lo studente “ha diritto di recuperare all’inizio del prossimo anno scolastico”.
Azzolina ha quindi ricordato che sono “1,6 miliardi” gli studenti “rimasti a casa nel mondo”.
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