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A tre mesi dall’ondata di maltempo che ha coinvolto Bagolino, il paese della valle del Caffaro non si è ancora ripreso dalle profonde ferite inferte dal vento che si è abbattuto come una scure sui boschi tra il 29 e 30 ottobre scorso.

Atteso il finanziamento regionale da 650 mila euro quale punto di ripartenza per rialzare la testa anche se i cittadini e le istituzioni si attendono risposte dal ministero delle Infrastrutture. Ad essere maggiormente coinvolta è stata la circolazione stradale: al momento rimane ancora chiusa la provinciale 669.

I lavori per la bonifica e la sistemazione della provinciale dovrebbero iniziare a breve. A complicare le cose si è messo ora il maltempo con l’arrivo della neve. L’attenzione è massima: l’obiettivo è di mettere in sicurezza il versante prima della primavera, quando ricominceranno le intense precipitazioni che rischiano di provocare il distacco del materiale pericolante.

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Gli amministratori di Bagolino sperano che nel frattempo arrivi una risposta dal ministero delle Infrastrutture che ha ricevuto una richiesta di risarcimento di circa un milione e mezzo di euro, per la messa in sicurezza della carreggiata, interventi che prevedono il posizionamento di reti para massi e altre opere di ripristino che metterebbero la parola fine alla pericolosità del tracciato.

 

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