Costruivano beni immobili con i soldi delle banche e li trasferivano a società di capitali intestate a propri prestanome senza provvedere al pagamento del prezzo.
Secondo Guardia di Finanza di Brescia questo è il meccanismo con il quale due imprenditori di Corte Franca avrebbero utilizzato per svuotare due società
L’operazione l’hanno chiamata “Unreal Estate” ed ha portato in carcere i due imprenditori bresciani con l’accusa di bancarotta fraudolenta.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip, Carlo Bianchetti.
Alle due società, operanti nel settore della costruzione e compravendita di beni immobili sarebbero state sottratte risorse finanziarie per 1,2 milioni di euro trasferite dai conti correnti delle fallite a terzi a titolo di “finanziamento” mai restituito.
Distratto un complesso immobiliare composto da sette appartamenti situato sul lago d’Iseo del valore di 1,4 milioni di euro e una villa a Corte Franca da 470 mila euro in cui vivevano gli indagati fino al giorno dell’arresto.
Un danno complessivo di circa 3 milioni di euro.
Nell’operazione sono stati sequestrati tre orologi di pregio e conti correnti per 130 mila euro.