Circa 2,5 milioni di euro di sostegno al sistema produttivo locale delle Dop casearie lombarde, e un aiuto concreto alla popolazione in difficile capacità di acquisto anche dei generi alimentari di prima necessità, causa blocco delle attività imposto dal lockdown.
Questi gli obiettivi del Bando aperto oggi e voluto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi. La proposta è indirizzato a tutti i caseifici e stagionatori che producono le DOP Grana Padano, Provolone Valpadana, Parmigiano Reggiano. A loro sarà assegnato un contributo per la fornitura di formaggio alla popolazione in difficoltà attraverso i Comuni e le organizzazioni del Terzo Settore.
“Una iniziativa – ha commentato Rolfi – che possiamo chiamare ‘bando indigenti’ perché Regione Lombardia mette a disposizione oltre 2,5 milioni per acquistare il formaggio a pasta dura, Grana padano, Provolone e Parmigiano Reggiano da destinare al circuito dell’assistenza: è destinato infatti ai cittadini in difficoltà, che spesso fanno fatica a reperire le risorse per acquistare cibo di qualità. Noi le aiutiamo invitandoli a gustare prodotti del territorio lombardo”.
“L’intuizione che sta dietro alla filosofia di questo Bando è molto intelligente – ha aggiunto l’assessore – perché ci consente di cogliere due obiettivi: aiutare con prodotti di qualità anche dal punto di vista nutritivo le persone in difficoltà e offrire sostegno ai nostri consorzi e di conseguenza anche chi produce il latte a mette in circolazione il prodotto”.
“La prima edizione di questo bando – ha ricordato Rolfi, parlando di ‘Io mangio lombardo’ – è stata organizzata in un momento difficile, ovvero nella primavera nel 2020, quando venivamo da mesi chiusure con i consorzi e caseifici pieni di formaggio che non riuscivano a smerciarlo ed il prezzo del latte viveva nuove criticità”.
In questo caso, i formaggi sono stati individuati in quanto ritenuti idonei alla conservazione per lunghi periodi e alle porzioni in confezioni di formato famigliare. In particolare, per la DOP Provolone Valpadana è prevista la sola tipologia ‘dolce’ con stagionatura massima di 90 giorni al momento del confezionamento.
“Il formaggio, in particolare modo le Dop – ha chiarito l’assessore Rolfi – significano sicurezza e qualità alimentare. Sono prodotti fondamentali della dieta mediterranea e sono patrimoni dell’Unesco. Sull’importanza nutritiva non c’è nessuna ragion di dubbio ed è per questo che con altre Regioni italiane ci battiamo contro il ‘nutriscore’ che ne dà una classificazione fuorviante. Chiediamo che all’interno di qualsiasi etichettatura nutrizionale che voglia fare l’Europa siano escluse le Dop perché hanno in origine la qualità garantita”.