Un sostegno concreto per le nuove realtà imprenditoriali lombarde con particolare attenzione alle start up culturali, creative e innovative.
Lo prevede la recente delibera approvata dalla Giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore allo sviluppo economico Alessandro Mattinzoli, di concerto con l’assessore all’autonomia e cultura Stefano Bruno Galli.
A disposizione per queste tipologie di start up ci sono 10,4 milioni di euro. Lo stanziamento sarà suddiviso in due aree. Per le start up innovative la dotazione sarà di 3 milioni; per le start up culturali e creative 2,4 milioni.
“Questa misura – ha precisato Mattinzoli – vuole rispondere alle esigenze e alla volontà delle start up che garantiscono nuove competenze, servizi e prodotti. Aiuta inoltre anche a consolidare quelle esistenti che hanno dimostrato di poter stare sul mercato”. “Le nostre aziende – ha concluso – oltre a far crescere il nostro Paese producono a tutti gli effetti ricchezza e occupazione”.
“Regione Lombardia – ha sottolineato Galli – è impegnata al massimo nel sostenere tutti i settori dell’economia provati dalle conseguenze dell’emergenza Covid-19. Il bando ‘Archè 2020’ conferma la sensibilità e l’attenzione nei riguardi delle start up lombarde, realtà economicamente più fragili ma al tempo stesso più innovative”.
“Le start up creative e culturali – ha chiarito Galli – sono realtà dinamiche e promettenti che rappresentano il tessuto connettivo del sistema culturale lombardo che hanno pagato un prezzo altissimo per l’emergenza sanitaria. Anche per questo il bando mette a disposizione, grazie alla collaborazione delle due Direzioni generali, una cifra considerevole”.
I destinatari del bando Arché sono micro, piccole e medie imprese attive in Lombardia da un minimo di 12 mesi e fino ad un massimo di 48 mesi e professionisti (singoli o studi associati) con attività professionale in un Comune lombardo. Per l’assegnazione delle risorse è prevista l’approvazione di un bando con graduatoria finale.
Per il bando Archè sono ammessi progetti per la realizzazione di primi investimenti (materiali e immateriali) necessari alle fasi di prima operatività, oppure destinati a consolidare ed espandere l’attività professionale.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 50 per cento della spesa ritenuta ammissibile e comunque nel limite massimo di 75mila euro. L’investimento minimo è pari a 30mila euro.
La durata massima dei progetti sarà di 15 mesi a decorrere dalla data di pubblicazione sul Burl, il Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, prevista per il mese di settembre 2020.
Ogni impresa può presentare una sola domanda di agevolazione. I soggetti beneficiari inoltre sono finanziati in ordine di punteggio nei limiti della dotazione finanziaria. Finlombarda è incaricata dell’assistenza tecnica.
Agenzia Nova – Riproduzione riservata