8 milioni e mezzo di euro. È questa la cifra prevista nell’accordo di programma siglato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Commissario al Sin Brescia Caffaro, Regione, Provincia e Comune per la gestione della barriera idraulica presente nell’ex sito produttivo di via Milano.
L’attuale gestione è garantita da Caffaro Brescia Srl, società com’è noto in liquidazione, e così sarà fino al prossimo 31 ottobre. Dal primo novembre subentrerà una nuova realtà (più che plausibile sia A2A Ciclo idrico con cui da tempo sono in corso interlocuzioni) per garantire una gestione del presidio di sicurezza senza soluzione di continuità.
Le risorse del Mase saranno così spalmate su tre anni: 2 milioni nel 2023, 3 milioni nel 2024 e altrettanti del 2025. I restanti 500mila euro saranno invece impiegati per il presidio e la guardiania dello stabilimento.
“Si tratta di un nuovo traguardo, un ulteriore passo avanti – ha commentato l’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia Camilla Bianchi – Sulla gestione dal primo novembre ci sono delle interlocuzioni in atto con A2A Ciclo idrico che l’interlocutore principale del territorio”.
L’accordo di programma è arrivato in Loggia nella giornata di ieri e subito è stato approvato dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Laura Castelletti, la quale ha voluto rimarcare l’importanza del tema che fin dai primi passi della sua Amministrazione è stato la priorità.
“Ci siamo occupati immediatamente della bonifica della Caffaro – ha detto Castelletti – Da un lato il tema del bando per l’avvio della bonifica, dall’altro la gestione della barriera idraulica. Il questo caso la collaborazione delle realtà coinvolte è stata fondamentale, perché il tema del presidio della sicurezza deve essere sempre garantito e ci siamo mossi con grande rapidità”.
L’autunno sarà quindi una stagione potenzialmente decisiva per la Caffaro. Oltre al gambio di gestione della barriera infatti, il primo ottobre scade il bando da 57 milioni di euro per il primo lotto dei lavori di bonifica.