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Basket, torna la LBA nell’anno del centenario della federazione. Il regalo? Equità di trattamento

Sarà l’annata del riassestamento, la stagione delle novità e delle sorprese. La LBA è pronta a riaprire le porte e lo farà nell’anticipo di sabato 25 a Fuorigrotta. Napoli – Milano sarà il gong al campionato di Serie A1 2021-2022, con i partenopei neo sbarcati ai massimi livelli e i meneghini pronti a riprendersi il titolo perso contro la Virtus la scorsa estate.


Una prima giornata che vede già incontri interessanti, tra rivalità importanti e soprattutto tra nuovi protagonisti. Domenica 26 aprirà la giornata lo scontro tra Trieste e Brindisi, chiamata a confermarsi ad alti livelli per la terza stagione consecutiva. Subito dopo sarà il turno di Varese e Brescia. Qui le novità non mancano sicuramente: Luis Scola è diventato il nuovo amministratore delegato dei varesotti, una carica che sicuramente non farà fatica a ricoprire. D’altronde un campione lo è a 360 gradi. Sulla sponda bresciana invece c’è la primissima di Alessandro Magro da capo allenatore. Primissima non solo per lui ma anche per 2/4 di un roster nuovo e completo, con un grande bisogno però di giocare insieme e imparare i dettami del coach.

Chiuderanno il turno i campioni d’Italia della Virtus Bologna, impegnati a Trento. La squadra bolognese ha cambiato guida e pelle: il bresciano Sergio Scariolo è sbarcato sotto le due torri, con lui dall’NBA è arrrivato anche Nico Mannion, protagonista con la nazionale alle olimpiadi. Tokyo 2020 appunto, ha certificato i passi in avanti del movimento basket italiano, con le rivincite di Fontecchio e le nuove colonne come Pajola. Passi avanti certamente, ma unicamente sul campo sia chiaro. A proposito di istituzioni, questo sarà l’anno del centenario della Federazione. Chi lo sa? magari come regalo di compleanno ci sarà la possibilità di un equo trattamento con le altre di diverse discipline sportive. Perchè se già la Lega presenta dei problemi: basti dare un’occhiata all’ultima edizione di questa Supercoppa, le istituzioni e piu in generale il governo non vogliono sentirne sul tema palazzetti.


Un tema che rischia di diventare pericoloso. Già due settimane fa è stato fatto sapere dall’assemblea di Lega che Fortitudo e Brindisi si sarebbero fermate per questo campionato. Il motivo? la capienza ridotta al 35% nei palazzetti. Queste le parole del patron della Effe Pavani: “Il 35% penalizza la pallacanestro a livello economico e disgrega la comunità, perché alla perdita degli introiti si aggiungono anche quella di tifosi e attaccamento. Non abbiamo proposto serrate, che sarebbero anche difficilmente spiegabili agli sponsor, ma la capienza al 100%: con il Green Pass vogliamo i palasport pieni, ma anche se già potessimo salire al 70% diremmo agli appassionati che si può ritrovare il clima della partita. Le società vogliono mandare un messaggio di positività”.
Una situazione che dovrà essere modificata, per la salvezza stessa delle squadre. Entro il 30 settembre, fa sapere il ministro Costa, ci sarà la decisione; ma per ora si ragiona solo sull’aumento fino al 50% di capienza. Decisiva sarà la valutazione del Cts riguardo la curva epidemiologica. Intanto non ci resta che gustarci il motivo per tutte queste parole e questi animi tesi: il basket.


La nuova stagione è alle porte e sicuramente, in ogni caso, ne vedremo delle belle.

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