Sui controlli dei green pass a scuola “stiamo lavorando con presidi e il Garante per avere uno strumento semplice e facile che permetta loro tutte le mattine di controllare chi ha disco il verde e chi il disco rosso”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che a pochi giorni dalla prima campanella del nuovo anno scolastico è ancora alla prese con il nodo della verifica dei green pass obbligatori per i lavoratori.
Sembra che attualmente l’ipotesi più quotata sia quella di una piattaforma a cui avranno accesso i presidi e dove, ogni mattina, apparirà lo stato del green pass dei lavoratori della scuola in questione. Luce verde se ancora valido, rossa se scaduto. A quel punto il dirigente scolastico dovrà raggiungere il personale con bollino rosso per non farlo entrare in classe se non dopo l’esecuzione di un tampone.
In caso contrario scatterà come da norma la sospensione senza stipendio e dopo cinque giorni di stop di interromperà il rapporto di lavoro.
Sulkl’obbligo vaccinale per il personale scolastico “non c’è divisione. La situazione sta tranquillamente mutando. Siamo sopra il 90% dei vaccinati” ha detto poi Bianchi sottolineando che “il generale Figliuolo ha fatto un lavoro eccezionale, c’è stato un forte aumento non solo tra il personale ma anche tra gli studenti”.
Un’ulteriore novità, già anticipata in passato dal Ministro, riguarda le contromisura nel caso del riscontro di positivi. Sincadi e Presidenti di Regioni infatti, non potranno più mettere in quarantena interi territori. “Se in una classe c’è un positivo scatta una procedura chiara che il preside deve seguire – ha concluso Bianchi – il soggetto viene allontanato, lo stesso per quelli più vicini a lui, e si verifica subito quant’è ampio il cluster”.