Per la prima volta nella storia l’anno scolastico partirà con tutti i docenti al loro posto. A rivendicare il risultato è stato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il quale davanti alla commissione Cultura di Montecitorio, ha spiegato che alla riapertura delle scuole in sicurezza si sta lavorando da aprile, con un impegno finanziario di oltre 2 miliardi di euro, per scongiurare il terzo anno di didattica a distanza.
Un obiettivo che per il ministro si può raggiungere con il green pass ed estendendo i test salivari in tutti gli istituti. “L’impegno che avevamo preso era quello di ripartire avendo tutti i docenti al loro posto. Questo impegno per la prima volta nella storia della Repubblica sarà realizzato. Partiremo il 13 settembre avendo tutti i docenti indicati dal ministero al loro posto”, ha annunciato Bianchi, citando alcuni numeri. Ad oggi risultano completate 58.735 assunzioni in ruolo di cui 14.194 per il sostegno. Gli incarichi annuali già assegnati sono 113.544 di cui 59.813 per il sostegno.
“Abbiamo fatto uno sforzo straordinario e collettivo per riportare la scuola al centro”, ha poi precisato il ministro facendo sapere che la “scuola ha reagito più di ogni altro settore all’invito a vaccinarsi” e che la percentuale di immunizzati si attesta “oltre il 92 per cento”.
Quanto invece al green pass obbligatorio per il personale scolastico, Bianchi ha chiarito: tutto è avvenuto “nel pieno rispetto della privacy. Porremo sempre innanzi a ogni problema la privacy e il rispetto dei diritti delle persone, ma egualmente dobbiamo coniugarlo con il dovere della sicurezza. Abbiamo ottenuto il grande risultato – ha spiegato – di permettere dal 13 settembre a tutte le scuole di avere solo sul computer del preside la lista del personale presente nella scuola con bollino rosso o verde”. La piattaforma per il controllo del certificato, invece, è stata già avviata dal 4 settembre ed è in collaudo.
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