“Vi garantisco che il bilancio della Loggia è più che in equilibrio e presenta a fine 2023 un avanzo di amministrazione di 109 milioni e un saldo di cassa di 137 milioni”.
A ribattere alle accuse del leader dell’opposizione e Presidente della Commissione Bilancio del Comune, Fabio Rolfi, è stata, a stretto giro, Diletta Scaglia, oggi consigliera comunale del Pd, ma nel 2023 assessora al bilancio.
Scaglia, in una nota, risponde al centro destra punto su punto. “È ormai consuetudine da parte delle minoranze in Loggia, in occasione dell’approvazione del rendiconto comunale, uscire sulla stampa locale con affermazioni sempre mirate al procurato allarme e monotonamente l’argomento è sempre quello: i dividendi di A2A che sono ormai diventati per loro una persecuzione”.
I DIVIDENDI A2A
“La destra cittadina – evidenzia Scaglia – afferma che senza i dividendi di A2A ci sarebbe un buco di 75 milioni: “dimenticano questi signori che, diversamente da quanto accade per le imprese, la gestione del bilancio comunale è finanziaria e non patrimoniale ed è volta a mantenere l’equilibrio tra i proventi di cui il Comune può disporre ed i costi sostenuti per erogare i servizi ai cittadini, nonché per finanziare gli investimenti”.
“Una destra smemorata e imprecisa – prosegue l’ex assessora al bilancio – quando afferma che nel 2013, quindi durante la giunta Paroli, mancavano 9 milioni. Niente di più sbagliato! mancavano 31 milioni ed allora sì che si era creato il buco ed anche pesante, ma forse non se ne erano accorti e dovette ricordarglielo la Ragioneria: non erano stati in grado di mantenere l’equilibrio di Bilancio. Inoltre in quegli anni scelte manageriali sbagliate avevano fortemente compromesso la redditività dell’azienda”.
LA SCELTA DELLA DIGIRENZA DELLE PARTECIPATE
Diletta Scaglia -nella nota – replica anche all’accusa del centro destra all’attuale Maggioranza sulle mancate decisioni influenti e concrete sulla gestione delle Partecipate.
“Ma quando una partecipata restituisce utili così significativi, di quali decisioni stiamo parlando?!? Anche in questo caso mi duole ricordare le decisioni influenti e concrete date dalla giunta Paroli portarono la Società ad azzerare i dividendi grazie ad una gestione scellerata e partitica (Montenegro docet). Inoltre è bene che la politica si astenga dalla gestione, occupandosi invece degli indirizzi strategici come quelli che hanno portato A2A a poderosi investimenti di efficentamento energetico e ambientale di impianti e reti.”
“Nessuno – conclude Diletta Scaglia – nega il valore delle nostre partecipate, A2A in primis, nel sostenere con i propri dividendi la spesa sociale e le funzioni fondamentali in genere. Senza il contributo dei dividendi avremmo semplicemente meno servizi, o servizi più cari per i bresciani”.