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Bimba violentata, il gestore del centro: “Nessun problema di convivenza”

foto Google Maps

Una bambina di dieci anni sarebbe stata violentata in un centro migranti a San Colombano a Collio, rimanendo anche incinta. Secondo la ricostruzione degli agenti della Squadra Mobile della Questura e del sostituto procuratore Lisa Ceschi, spiega Repubblica, che riporta la notizia, ”la violenza sessuale sarebbe avvenuta mesi fa nell’hub che ospita una ventina di profughi ed è stata portata alla luce dalla mamma della piccola vittima a inizio settembre, proprio in seguito alla scoperta della gravidanza, per la conferma della quale gli inquirenti ora attendono solo l’esito di ulteriori verifiche strumentali”.

”Il responsabile sarebbe stato un altro ospite della struttura, un uomo in attesa di protezione internazionale, che è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e portato in carcere a Canton Mombello”. La bambina e la madre sono state trasferite dal centro richiedenti asilo ad una struttura protetta in un’altra zona della provincia.

Il parroco di Collio don Battista Dassa, all’Adnkronos, ha commentato: “Ciò che è successo -dice Don Dassa- è un fatto orribile che mi fa ribrezzo, ma non c’entra niente con l’essere migranti o meno. Queste purtroppo, come spesso sentiamo alla tv o leggiamo sui giornali, sono cose che possono succedere in qualunque contesto, anche in casa”.

“Non c’è nessun problema di convivenza in paese con i migranti. Tra l’altro non sapevo nulla di quello che è successo perché non c’ero. Posso dire, però, che il clima qui è molto tranquillo” ha aggiunto il direttore della struttura Giovanni Cantoni.

“Io mi trovo benissimo con loro, meglio che con tanti italiani – conclude Cantoni – E non ho mai, ripeto mai avuto alcun problema”.

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