“Dopo le mobilitazioni di questi giorni in tutta Italia e Lombardia, anche gli studenti bresciani scendono in piazza a sostegno delle proteste per chiedere giustizia sull’assassinio di George Floyd e per tutte le vittime del razzismo, anche istituzionale. La protesta intende abbattere l’indifferenza del nostro paese di fronte agli episodi di violenza, sfruttamento e discriminazione verso tutte le minoranze”.
Così recita il comunicato emanato dall’Unione studentesca bresciana e dall’Associazione “Stop Racism”, in merito a quanto è accaduto nelle scorse settimane a Minneapolis, dove l’afroamericano George Floyd è rimasto ucciso per mano di Derek Chauvin e di altri poliziotti. Tra il 25 e il 26 maggio venne diffuso in rete il video dell’omicidio, suscitando sgomento e orrore in America e in tutto il mondo. Ecco quindi che in tutti gli stati della grande mela sono iniziate le manifestazioni di protesta, dall’Ohio fino a Washington stessa.
Manifestazioni di protesta che dall’America sono arrivate fino all’Europa e fino in Italia. Milano, Roma, Torino sono alcune delle nostre città in cui le persone si sono riunite al grido di “Black lives Matter”, domani, sarà il turno anche di Brescia. “Vogliamo chiedere giustizia – dichiara Sara Zoe Pontillo, dell’Unione degli Studenti Brescia – per tutte le persone che ogni giorno, qui e nel mondo, sono vittime del razzismo sistemico. Non sono più giustificabili l’indifferenza ed il silenzio: dobbiamo prendere parte, dobbiamo dar voce alle minoranze”.
“La storia si ripete – continua Menna Elfeky di Stop Racism Brescia – ma noi la fermeremo qua. Non possiamo vedere il tutto riproporsi davanti ai nostri occhi, consapevoli delle conseguenze, e starcene zitti”. Piazza Vittoria sarà la cornice della manifestazione, sono già 500 le persone attese, ma i numeri a quanto ci dicono sono in aumento vertiginoso.
L’appuntamento è alle ore 17.00, ovviamente con tutte le precauzioni del caso: guanti e mascherine obbligatorie oltre al metro di distanza tra i manifestanti. A 17.30 microfoni aperti per le testimonianze dirette e per gli interventi dei Collettivi come quello del Gambara; l’intervento dell’Unione Studenti; quello delle varie Associazioni come Mediterranea. Infine, alle 18.00, minuti di silenzio rigorosamente in ginocchio e con il pugno alzato, un gesto di rispetto e solidarietà verso le proteste che stanno investendo tutta l’America.