È composto di 33 articoli il decreto Ristori bis, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso fine settimana. Il testo è stato bollinato dalla Ragioneria dello Stato e il prossimo passo è la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Allo stesso tempo sarà inviato al Senato, dove è già all’esame nelle commissioni Bilancio e Finanze il decreto Ristori. Nel decreto è previsto un fondo di 340 milioni nel 2020 e di 70 milioni nel 2021 per aiutare ulteriori attività se ci saranno nuove zone arancioni o rosse. C’è anche lo stanziamento di circa 1 miliardo per i contributi a fondo perduto per le nuove categorie coinvolte nella nuova stretta anti-Covid.
Altri 280 milioni vengono stanziati nel 2021 per le attività nei centri commerciali e per la filiera alimentare. Sono previsti poi 234 milioni nel 2020 e 78 nel 2021 per il credito d’imposta sugli affitti, 38 milioni per il ristoro ai Comuni per l’estensione della cancellazione dell’Imu, 35,8 milioni per la sospensione delle tasse per gli Isa e circa mezzo miliardo per il blocco dei versamenti di novembre. Nel decreto ci sono inoltre i bonus per i lavoratori dello sport. Quest’ultimi spetteranno anche ai lavoratori con contratti scaduti il 31 ottobre 2020 e non rinnovati.