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Botta e risposta a distanza fra l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Brescia e i sindacato dopo l’annuncio dell’interruzione delle trattative per il rinnovo del contratto collettino provinciale.

“Da non credere, rifiutare a priori l’introduzione del welfare, mentre tutti i settori vantano l’applicazione dello stesso come una conquista – il commento stizzito del presidente dell’associazione Deldossi – E proprio nella nostra categoria che lo pratica da oltre settantacinque anni”.

“Ridurre l’intera discussione al solo elemento economico è una semplificazione inaccettabile – è la prima replica della Cgil – Questa strumentalizzazione sul contributo straordinario introdotta dalle aziende all’ultimo momento, nasconde nella realtà l’intenzione di sottrarsi alla firma del rinnovo”.

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“La ricostruzione degli avvenimenti fornita dall’Ance sulla rottura della trattativa per il contratto provinciale di lavoro del settore, è un’offesa alla verità” rincara la dose la Filca Cisl.

Sindacati che quindi rispediscono al mittente la responsabilità di aver fatto saltare la trattativa. “L’associazione datoriale si è assunta una responsabilità gravissima che non potrà non avere ricadute nelle future dinamiche contrattuali” conclude caustica la nota della Cisl.

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