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Al centro sportivo di Torbole, dopo la sessione di allenamento odierna, ha parlato Lorenzo Andreoli. Il classe 2001, dopo due anni di prestiti – il primo in Serie D e il secondo il Serie C -, quest’anno è stato aggregato alla prima squadra sotto gli ordini di mister Pippo Inzaghi.

Il giovane centrocampista bresciano conferma che “i prestiti fatti mi sono serviti molto: come calciatore, perché avevo bisogno di giocare e trovare continuità; ma soprattutto come uomo, perché si impara a relazionarsi con persone più grandi e a far parte di un gruppo”.

E poi delle parole che dimostrano quanto Andreoli ami la propria squadra: “per me è già un gran traguardo far parte di un gruppo di Serie B, e di far parte del Brescia che è la società in cui ho sempre giocato e che tifo; quindi penso che siano queste le situazioni in cui uno tira fuori il meglio di sé. Cerco di lavorare ogni giorno per farmi trovare pronto se servirà”.

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Il classe 2001, ha poi svelato che “Kakà è sempre stato il mio idolo, perché io vengo da una famiglia milanista, mio papà è tifosissimo. Nel mio ruolo mi piaceva Pirlo, e degli attuali Locatelli, Brozovic e Fabinho (giocatore del Liverpool)”.

Infine, Andreoli ha chiosato sul suo immediato futuro: “sento la fiducia della società, per cui se dovessi andare a giocare altrove non avrei problemi. In questo momento devo giocare e mettere minuti nelle gambe, per trovare la condizione. E quando sarà, mi ritroverò con la società e prenderemo una decisione”.

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