Avrebbe tentato di corrompere un tecnico affinché questi falsificasse il rilievo topografico di una cava di sabbia e ghiaia, in modo da nascondere le gravi difformità di questo sito estrattivo. Con questa accusa è finito agli arresti domiciliari Arturo Bernardelli, noto imprenditore bresciano del settore.
L’operazione è stata portata a termine dai Carabinieri Forestali di Brescia e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Verolanuova. Per accertare gli illeciti sull’enorme area di circa 200mila metri quadrati (ora finita sotto sequestro) è inoltre servito il supporto del 2° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Orio al Serio.
Oltre a Bernardelli è indagato l’ex sindaco di Castenedolo, Gianbattista Groli, destinatario di perquisizioni dei militari. Secondo l’accusa avrebbe facilitato i contatti tra l’imprenditore e il tecnico.
Coinvolto nell’inchiesta, e anche lui indagato, Gabriele Baruzzi, manager alle dipendenze di Bernardelli, per aver offerto utilità non dovute alla consulente di un Ente Locale con l’obiettivo di ottenere dei vantaggi in favore della società.