Lo avevamo chiesto noi l’intervento dell’Ordine dei Giornalisti dopo l’esclusione di tutte le testate giornalistiche alla Conferenza Stampa del Direttore Generale del Brescia Calcio, Renzo Castagnini, ad eccezione del Giornale di Brescia e di Bresciaoggi, e l’Ordine non ha tardato ad esprimersi con una dura nota ed un monito per il futuro.

Le conferenze stampa devono esser aperte a tutti – ha ribadito l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia -. Il diritto di informazione riguarda tutte le questioni che hanno una rilevanza sociale e tra queste lo sport ha un ruolo speciale. L’attività delle società sportive – scrive in grassetto nella nota l’OdG della Lombardia – e le disposizioni dei contratti privatistici sui diritti d’autore e sull’uso degli impianti trovano comunque un limite nel diritto costituzionale, di diritto pubblico, di informazione e nel diritto di cronaca riservato ai giornalisti”.
E poi il monito dell’OdG, ” è nostra intenzione dunque monitorare la situazione ed individuare le modalità con cui intervenire per ripristinare e corrette modalità di informazione”.

Dello stesso tenore le prese di posizione dell’Associazione Lombarda Giornalisti e dell’Unione Stampa Sportiva che riprendiamo dalla pagina di CalcioBresciano.it

ASSOCIAZIONE LOMBARDA GIORNALISTI

“Le conferenze stampa del Brescia Calcio con inviti ristretti? Se non sei prescelto ricevi video e audio a casa dall’ufficio stampa e la possibilità di porre domande va a farsi benedire. Al Brescia Calcio probabilmente ci si sente legittimati a comportamenti che non sono conformi a un paese dove il diritto di cronaca è garantito. Per il sindacato di categoria, anche nello sport questo atteggiamento è irricevibile. L’esuberanza del patron Massimo Cellino questa volta è andata oltre, colpendo il diritto alla libera informazione. Un atteggiamento non degno della storia delle Rondinelle. Un vero e proprio autogol per la stessa società sportiva. Chiediamo di ripristinare subito il pieno diritto all’informazione e riaprire a tutte le testate l’accesso alle conferenze stampa e alla possibilità di porre domande. Ne va della corretta informazione dei lettori bresciani e di tutti gli appassionati di calcio”.

UNIONE STAMPA SPORTIVA, “QUANTO ACCADUTO A BRESCIA È SURREALE”

Dello stesso tenore l’intervento dell’Unione Stampa Sportiva presieduta da Pier Augusto Stagi. ““Ciò che è accaduto a Brescia è surreale. Inizialmente qualcuno ha fatto riferimento ad un incontro riservato ai media partner, ma è un concetto veramente complesso da comprendere nell’ottica dei corretti rapporti tra società di calcio e testate giornalistiche. Già lì ci sarebbe stato un grosso peccato in termini di trasparenza e correttezza. Credo sia stato, a tutti gli effetti, un enorme pasticcio su tutta la linea, compreso il successivo invio del video alle testate escluse. Come si suol dire, la pezza è stata ancora peggio del buco. Credo che in casa Brescia Calcio manchi educazione comunicativa. Eppure non mi pare che recentemente ci siano state modifiche all’articolo 21 della Costituzione. Meglio ripassarlo. Quanto a Giornale di Brescia e Bresciaoggi, che hanno regolarmente presenziato nonostante questo modus operandi, ritengo che sia auspicabile pretendere maggior rispetto tra testate e colleghi, anche se competitor. Mi sarei aspettato un segnale da parte loro. I giornalisti devono sempre fare squadra contro chi minaccia la libertà di stampa e il pluralismo. Il rispetto e la solidarietà, in questi casi, contano molto più di una notizia